Scusate le spalle.
A volte succede che la vita ti porti lontano da dove sei abituato a vivere, e ti offra opportunità che prima non eri abituato ad avere, e ti presenti vassoi di ricci di mare laddove prima erano semplici piatti di pasta Barilla.
È quello che è capitato a me.
Più che “scusate le spalle”, come recita il titolo, dovrei scrivere “scusate la faccia”, mi rendo conto, perché è un po’ da faccia di cazzo — mi si passi il francesismo — iniziare un lavoro capillare su un sito web dedicato ai libri e alla scrittura e poi, bellamente e tranquillamente, smettere di scriverci per tre mesi e passa (e conta che ti passa).
Quindi, la mia vita è cambiata.
Non entro nei dettagli perché — vivaddio e vivalamadonna — questo non è un blog, né mai lo sarà: se volete i particolari della mia vita privata, sarà difficile trovarli — e, detto tra noi, che ve ne fate? Mica sono Riccardo Scamarcio (ma si chiama Riccardo, poi?).
In ogni caso, questo post è per scusarmi dell’assenza e per promettervi — o minacciarvi, a seconda dei punti di vista e dei sentimenti momentanei e/o duraturi di chi legge — che sto per riprendere l’attività.
Sono in cantiere un bel pezzo su Quaranta Frustate Meno Una, romanzo appena uscito di Elmore Leonard (di cui mi vanto — eccome se me ne vanto! — d’essere il traduttore ufficiale), un paio di interviste a scrittori e scrittrici, un articolone sul libro di Mark Frost Le vite segrete di Twin Peaks (sì, ho tradotto pure quello) e una manciata di recensioni che mi sono rimaste indietro mentre ero impegnato a cambiare vita, modo di vivere, aria, alimentazione e — sì, anche questo — modo di autosomministrarmi la dose quotidiana di nicotina.
So, amici e vicini, scusate le spalle.
Anzi: scusate la faccia.
Stay tuned, perché sono tornato.
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