My 3D works — Nature Images

La mia più grande passione — l’attività che più riesce a rilassarmi in assoluto tra un lavoro e l’altro — è sempre stata la grafica 3D.

Non sono bravo, ma mi diverto: questa è la cosa più importante (almeno per me, che non faccio il grafico 3D di mestiere).

Qui voglio presentarvi alcuni lavori che ho realizzato negli ultimi anni (alcuni più riusciti, altri meno), quando ho abbandonato per un po’ di tempo le scene 3D più tradizionali (oggetti, interni ecc.) per tentare di rappresentare la natura.

Per realizzarle ho adoperato il programma Vue Complete 10 di e-On Software. (Seppure in una versione assai più avanzata della mia, ovviamente, è lo stesso software che è stato adoperato per realizzare Avatar, il capolavoro di James Cameron.)

Cliccando sulle singole immagini della gallery vi si aprirà un’immagine a risoluzione più alta. A fine articolo (sotto la gallery) troverete una breve spiegazione della storia di ogni immagine. Se qualcuno avesse curiosità più tecniche non esiti a chiedere lumi nei commenti: non le ho inserite nell’articolo per non annoiare chi non ha dimestichezza né interesse per i dettagli matematici dei vari software 3D.

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Creek — Uno dei primissimi lavori che ho terminato con Vue10, Creek è basato direttamente su un tutorial di GeekAtPlay Studio. Inizialmente le mie intenzioni erano quelle di rappresentare un fiume molto più vasto (sulla riva destra c’erano un molo e alcune barche), ma poi mi sono reso conto che, con queste proporzioni, l’immagine trasmetteva un maggior senso di “intimità”: le barche sono scomparse, la densità atmosferica è stata adeguata, e di conseguenza la scala percepita è rimpicciolita.

The Paola Canyon — Non penso sia venuta molto bene, ma… Paola ha la passione per questo tipo di paesaggi, e io volevo studiare alcuni tipi di erosione disponibili in World Machine — un altro software che funziona benissimo se accoppiato con Vue: il risultato è quello che potete vedere. Prima o poi mi cimenterò di nuovo in un altro paesaggio stile Utah — nella speranza di riuscirci meglio.

Storm’s Coming — É stata la mia prima sperimentazione vera e approfondita con i frattali del Terrain Editor di Vue. Mentre sono piuttosto soddisfatto della catena montuosa (e della distribuzione frattale della vegetazione), non si può dire altrettanto del cielo: sono convinto che ci sia qualcosa di sbagliato nella luce — ma, per quanti sforzi io abbia fatto, non sono mai riuscito a rimediare.

Last Resort — Questa è un’immagine che mi ha divertito molto, sia quando l’ho pensata che quando l’ho realizzata. L’idea era quella di ottenere una sorta di “cartolina dai tropici”, con colori molto saturi e un mare molto azzurro. Mi sono divertito con le palme, con la vegetazione — un po’ meno con la “roccia” su cui si posa il tutto, che non sono riuscito a rendere naturale come avrei voluto. Peccato, sarà per la prossima volta…

Just Another 3D Sunset — Il titolo dice già tutto: solo un altro tramonto 3D, come in rete ne esistono migliaia. Ma ero ancora al secondo o terzo mese di apprendimento di Vue10, e questa immagine è stata una delle prime che mi ha dato qualche soddisfazione, specialmente il modo in cui la luce arancione si riflette sull’erba. Le proporzioni non sono chiarissime (l’isola in primo piano è enorme o minuscola?), ma tutto sommato la resa visiva è decente.

Lost Island — Be’, dai, questa la conoscete: è la stessa immagine che, fin dal primo giorno, ho usato come testata per questo sito. Si trova anche sulle mie cover di Facebook e Twitter che pubblicizzano stefanomassaron.net. Inizialmente l’avevo pensata come omaggio a Lost nel decennale della prima puntata di quella che, tuttora, resta la mia serie TV preferita di sempre, ma poi è diventata qualcos’altro. Mi piacciono le nuvole (è stata la prima volta che ho davvero capito i parametri di configurazione) e l’idea del vulcano spento ricoperto di vegetazione. Mi piacciono un po’ meno le rocce vicino alla riva…

The Beach — Questa è la mia immagine preferita tra quelle che ho realizzato con Vue10, ed è anche quella che mi ha richiesto più tempo. Tra progettazione, realizzazione della mappa per il terreno, vegetazione, materiali e rendering di prova, sono stato dietro a The Beach per quasi un mese. La sagoma che si intravede seduta sul molo è… Paola. L’ho fotografata seduta sul tavolo della cucina e poi l’ho “trasportata” all’interno dell’immagine. Ho sopportato tempi lunghissimi di rendering (oltre 72 ore per il rendering finale a piena risoluzione) pur di ottenere il “pulviscolo” nell’atmosfera e l’alone intorno al sole. Che dire… spero piaccia anche a voi.

Un’ultima annotazione: ogni singolo oggetto non procedurale (quindi non la vegetazione né le rocce, per esempio, che sono risultato di calcoli matematici di cui mi sono limitato a settare i parametri) è stato modellato da me — non ho usato nessun modello già pronto.

Come ho già scritto più sopra, se qualcuno fosse interessato a dettagli più tecnici, non deve fare altro che chiedere nell’area commenti: sarò felice di rispondere.

So long, and thanx for all the fish.

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