Il Re dei Re (Hallelujah Remix) — Estratto da “King of Kings”

Quello che segue è un estratto da King of Kings — Limited Edition 2016 che potete trovare su Amazon sia in versione ebook che in versione cartacea.

Ne ho già parlato ampiamente in questo articolo di presentazione del libro.

Buona lettura.

___

Il Re dei Re (Hallelujah Remix)

Copertina dell'ebook "King of Kings"Se avrò sufficiente coraggio, quando finirò questo libro e firmerò il contratto relativo, sarò morto. Forse venderà di più, o forse non se lo cagherà nessuno: troppo presto, morire senza aver consegnato ancora nulla alla memoria dei posteri. E so già come mi piacerebbe farlo, ci penso da mesi ormai. Ripristinerò la mia macchina, proprio lei che mi ha tradito a centoquaranta chilometri orari nell’unico momento in cui avrei avuto davvero bisogno dei suoi inutili 2000 cc di cilindrata e dei centonovantacinque che la obbligavo a fare di solito per arrivare fino a Padova… verrò davanti a casa tua, con questo dattiloscritto e la stesura definitiva di Ruggine sul sedile accanto al mio, lo stesso sedile dove te ne sei stata seduta a dormire l’ultima volta che ti ho riportata a casa, e attaccherò un bel tubo di gomma allo scappamento, lo infilerò nel finestrino e respirerò l’aria migliore di questi ultimi due anni: dicono che con il monossido di carbonio si muore sorridenti e con la faccia color delle rose.

E, forse, se quello che ci dicono da sempre nei film americani è vero (ma come cazzo fanno a saperlo? Me lo sono sempre chiesto), negli ultimi istanti riuscirò a riassaporare tutta la mia vita e, in mezzo a tutto il resto, forse riuscirò a rivederti, amore mio, che mi sorridi quando mi vedi arrivare in stazione a prenderti, o che ti togli gli occhiali da sole di fronte al McDonald’s della stazione di Bologna, o che mangi un panino con le mani e poi te le pulisci nel fazzoletto di carta, o che mi abbracci nella vertigine della vista panoramica di Pieve di Cadore, o che ridi a crepapelle mentre ti faccio il playback della Callas che canta Rossini, o che ti riempi la bocca d’acqua sotto la doccia per poi schizzarmela in faccia, o che mi abbracci e dici “quando dormi con me mi sento così tranquilla e sicura”, o che mi infili al polso il braccialetto che non ho mai smesso di portare… e non sarà un sogno, no, Cristiana amore mio, forse non sarà come uno dei sogni che sono stati il germe di ogni racconto della seconda parte di questo libro, forse non sembrerà affatto un sogno, no, ma sembrerà tutto vero, e avrò ancora la sensazione unica e irripetibile di averti tra le braccia e sapere che vivi, pensi e respiri per me. Se così fosse, non ci sarebbe bisogno del monossido di carbonio per morire con il sorriso sulle labbra.

Come Sheherazade ho tentato di raccontarti ogni notte una storia nuova, ben sapendo che non appena le avessi esaurite sarebbe finito anche il tempo a mia disposizione. Le storie sono finite, non ho più niente da raccontare, né mai più lo avrò. A trumpet shall sound: una tromba squillerà, lo stanno cantando ora nel Messiah di Haendel che ho in cuffia. Non so se accadrà davvero, ma so che la mia tromba ha squillato per questi lunghi interminabili mesi, e il suo era uno squillo di tromba muta: mai ha oltrepassato le pareti del mio cranio.

Ma sai cosa dice l’aria del tenore subito dopo? And we shall be changed. E noi saremo cambiati. Sono cambiato… e non importa se, al momento di farlo, mi tremerà la mano che regge il tubo di gomma e non riuscirò a portare a termine il mio proposito… perché in realtà sono già morto. Sono morto il ventiquattro luglio del novantanove in una piazzola di sosta sulla Parma—Milano, e forse non te ne sei nemmeno accorta. Non se n’è accorto nessuno, né i miei amici, né la mia famiglia, né il mio agente, né il mio editore.

Sono morto, e nessuno lo sa.

Sono il Re dei Re, ma non me ne fotte un cazzo perché non ho più la Regina.

And She shall reign for ever and ever.

Il Re è morto.

Viva il Re.

___

Foto (c) 2016 by Diana Sangiorgio — modella: Valentina Comaianni (valeTH_4ever@live.it)

___

2 Comments

  1. KatiaDomina said:

    Lo trovo davvero triste. Molto. Bellissimo, ma triste.

    16 Febbraio 2017
    Reply
    • Lo è. Lo era. In quel momento lo ero anch’io. Questo “King of Kings” è un libro strano, nel senso che ci sono molte mie esperienze personali dirette e non “filtrate” da nulla. Per questo motivo ogni tanto lo ritiro dal mercato e lo rendo irreperibile…

      Comunque grazie per l’attenzione e i complimenti.

      16 Febbraio 2017
      Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.