Confesso che non vedevo l’ora di leggere Nod. Non solo la trama mi attirava non poco, ma era addirittura finito nella shortlist degli Arthur C. Clarke Awards — quindi, immaginavo, eccellenza in uno dei miei generi preferiti, la fantascienza, e per di più etichettato con il mio sottogenere preferito, fantascienza distopica. Come se non bastasse, proprio quando mi ero deciso…